Ad ogni nuova ricerca rimango sorpreso di quanto la radiestesia si dimostri un perfetto strumento per collegare tutti gli elementi di un edificio in una struttura coerente. É l’architettura invisibile, il corpo sottile, energetico, dell’edificio a costituirne l’ossatura e la causa fondante. Non fa eccezione questo minuto gioiello architettonico che è la Cappella di Rosslyn.
Questo manufatto è il cardine attorno al quale vorticano e si intrecciano profonde conoscenze esoteriche e vicende storiche che si perdono nella notte dei tempi e cristallizzano nella pietra scolpita.
Situata in Scozia, a Rosslyn, ed edificata per il committente William Sinclair, Earl di Caithness, Barone di Roslin e terzo Earl di Orkney. L’edificio è una cappella privata e sorge sui terreni di famiglia; i lavori iniziarono nel 1446 e termineranno dopo la morte di William (i lavori dureranno 40 anni e William morirà nel 1484).
ANALISI RADIESTESICA – Accediamo dal Portale Ovest (dove ora è presente un battistero accorpato) incontrando la consueta caduta a 3.000 Å/UB (1) (Ångström/Unità Bovis) a segnare l’ingresso in uno spazio sacro. Un rapido controllo agli ingressi laterali dei Portali Nord e Sud confermano lo stesso fenomeno a 2.500 UB. Qui incontriamo una linea di faglia che attraversa i due portali perpendicolarmente all’asse della chiesa, a sua volta percorso da una vena d’acqua (Il fiume ‘Giordano’), come consuetudine. L’ambiente offre una lettura di 19.000 UB complessivamente con una emanazione nello spettro del Bianco Magnetico.
ONFALO – L’emergenza si incontra ai due pilastri antecedenti la Cappella della Dama (Lady Chapel): quello del Maestro (dello Earl, Conte) e quello detto dell’Apprendista (del Principe). Le loro evidenti caratteristiche maschili e femminili si trovano invertite rispetto al consueto ordine (solitamente nelle chiese a sinistra dell’altare il femminile e a destra il maschile). Il pilastro del Maestro misura 18.000 UB, ma dal momento che non sono presenti particolari fenomeni locali ipotizziamo si tratti di un effetto di risonanza con il pilastro dell’Apprendista: a 45.000 UB (con picchi a 60.000 UB) grazie alla presenza di un camino cosmo-tellurico (2) a quattro bracci con andamento destrogiro (nella sua espressione positiva). La forma del pilastro intagliata nella pietra riprende esattamente le caratteristiche dell’emanazione del camino. Come vedremo, tutto l’edificio origina il suo significato energetico e materico in questo punto.
Formuliamo una ipotesi sulla particolare (e anomala) forma della copertura in corrispondenza del retro del Coro (dietro l’altare maggiore), denominato ‘Cappella della Dama’ (Lady’s Chapel) che risulta alta la metà del resto della costruzione. Secondo gli studiosi più accreditati questa forma sarebbe riconducibile all’impiego della copertura come osservatorio astronomico.
Tuttavia, pur esistendo numerosissimi rimandi astronomici nell’edificio, si osserva (vedi sezione) che la copertura non è piana ma dotata di inclinazione: questo avrebbe reso difficile l’impiego degli strumenti per l’osservazione astronomica, poggianti su treppiedi; inoltre è del tutto assente qualunque scala di accesso alla copertura.
Il Muro Ovest (West Wall) conferisce un aspetto ‘non finito’ all’edificio, tanto da indurre alcune ipotesi per il suo completamento: se osserviamo alcuni di questi disegni ci accorgiamo che, nel raddoppiare l’estensione della navata principale, l’anomalia della copertura non viene ripetuta nella parte specchiata.
Il motivo di questa forma della copertura sembrerebbe riconducibile alla possibilità di una piena espressione delle energie emanate dal camino cosmo-tellurico: interessante la documentata presenza di alveari di api nel pinnacolo sopra il Pilastro del Principe, a confermarne la natura del fenomeno particolarmente appetibile per questi imenotteri. La loro presenza è così abbondante che si ha notizie di miele che colava direttamente sull’altare (prima che le aperture fossero chiuse da vetrate).
Una ulteriore conferma della correttezza di questa ipotesi ci viene dall’autore Georges Pratt che, nel suo ‘L’Architecture Invisible’ (3) riporta altri casi simili: nella Cattedrale di Rouen, tra le altre, esistono due colonne tortili che segnano la presenza di due camini cosmo-tellurici positivi, rappresentandone con la pietra il numero di bracci e il senso di rotazione.
PILASTRO DEL PRINCIPE – Analizziamo più in dettaglio i segni marmorei di questo pilastro: presenta alla base un motivo ornamentale raffigurante otto draghi dalle cui fauci fuoriescono i tralci che formano i quattro tronchi di Vite (le quattro stagioni) che, dipanandosi dal capitello, danno origine alle decorazioni floreali e geometriche di tutto l’edificio. I draghi sono una perfetta raffigurazione delle energie del sottosuolo. In oriente una perla nella bocca del drago è un simbolo di creazione, fecondità. L’albero, con la sua forma di colonna primigenia, rappresenta il ponte di connessione tra le energie del Cielo e della Terra, come Yggdrasil, l’albero del poema Norreno.
La famiglia Sinclair (St. Claire) discende da Rognvald ‘Il Magnifico’ Conte (Jarl) di Orkney. In quest’isola sono presenti vastissimi complessi megalitici con numerosi Dolmen, ad indicare come le interazioni della pietra con i fenomeni cosmo-tellurici fossero loro patrimonio culturale.
CRONACHE DI SAN MATTEO – Vedremo ora come la consacrazione dell’edificio a San Matteo sia intrinsecamente coerente alla natura del manufatto. È probabilmente riconducibile alla visita in Scozia di Enea Silvio Piccolomini, futuro Papa Pio II, il quale avrebbe portato una reliquia del Santo in virtù dei legami con la famiglia Sinclair.
Nel testo apocrifo degli ‘Atti e martirio di San Matteo’ leggiamo la storia del Santo, durante un digiuno nel deserto, ricevere la visita del Cristo, in forma di un fanciullo, che gli dona una bacchetta e lo invia nella città di Myrna (Smyrne), nell’Asia Minore, per compiere miracoli. Qui Matteo, raggiunta la città, si siede su una pietra nella piazza centrale, pianta a terra la bacchetta trovando una sorgente d’acqua (come Mosè nel deserto fece scaturire acqua da una roccia battendovi il bastone/bacchetta) e producendo la germinazione di un albero, una vite, che estende i suoi rami producendo frutti per nutrire l’intera comunità.
L’aspetto allegorico della cronaca racchiude la capacità rabdomantiche di Matteo che, servendosi di una bacchetta (solitamente utilizzata per individuare le sorgenti d’acqua), scopre un ‘albero’, ovvero un camino cosmo-tellurico, che con la sua colonna di energia e con i raggi emessi porta nutrimento alla congregazione. Ecco che l’Albero di Myrna delle cronache di San Matteo è un perfetto archetipo per rappresentare il camino cosmo-tellurico, la colonna, che nutre l’intera Cappella di Rosslyn.
Gli intagli nella pietra raccontano la medesima storia. Il pilastro guarda in direzione dell’equinozio autunnale (21 Settembre) giorno del martirio di San Matteo.
LA VOLTA SEGRETA – Durante i rilevamenti radiestesici, in situ, una solerte custode mi ha edotto circa la possibile esistenza di una camera sepolcrale voltata, dove sarebbero sepolti in armatura completa i dodici Earl della famiglia Sinclair. Tale camera sarebbe stata sigillata, per proteggerla dalla conquista degli inglesi, nel 1650 quando, alla morte di John Sinclair nella battaglia di Dunbar vi fu sepolto in armatura completa accanto ai propri avi. Il tempo limitato a disposizione non ha permesso una indagine completa ed esaustiva, tuttavia, si rileva la presenza di numerosi cunicoli sotterranei scavati nella collina e di una stanza sotterranea tra le colonne di fronte all’altare alla profondità di trentadue piedi.
IL TEMPIO DI GERUSALEMME – Abbiamo precedentemente osservato come i due pilastri (del Maestro e dell’Apprendista) risultino invertiti nelle loro componenti maschile e femminile (maschile dovrebbe trovarsi alla destra dell’altare). Questo ci porta a osservare l’edificio al ‘contrario’ invertendo la direzione dell’asse centrale. Ne risulta che i due pilastri segnano ora l’ingresso del tempio, come Jachin e Boaz in una sorprendente similitudine, specchiata, con il Tempio di Gerusalemme. Il pilastro al centro rappresenta l’unione alchemica del femminile (Boaz, Bellezza, Kundalini, Yin, Nero) e del maschile (Jachin, Forza, Sushumna, Yang, Bianco).
CULTI MITRAICI – Sono numerosi i siti archeologici riconducibili al culto di Mitra nei dintorni di Edimburgo. Sembra non fare eccezione la Cappella di Rosslyn che presenta elementi tipici del Mitreo: la volta decorata da un cielo stellato e l’individuazione degli equinozi di autunno e primavera. La nascita di Mitra (Perseo) dalla Roccia richiamerebbe il tema delle energie che scaturiscono dalla Terra e si ricongiungono al Cielo come elemento fondante dell’edificio. Axis Mundi che custodisce e disvela il segreto dei Tempi nella Precessione degli Equinozi.
MUSICA DELLE SFERE (DEI CUBI) – L’ecclettismo e la densità di temi sapienziali presenti in questo edificio è tale e tanta che è impossibile riassumerla in un articolo. Tuttavia è importante accennare, per quanto brevemente, alla scoperta dei ricercatori scozzesi Prior e dei Mitchell. Citando Friedrich Schelling che descrisse ‘l’architettura [come] musica nello spazio, una sorta di musica congelata’ questi studiosi hanno individuato nei ‘cubi’ sugli archi dei motivi (pattern) decorativi che corrispondono a suoni, visibili con il metodo di Chladni (si tratta di produrre una precisa vibrazione sonora su un ‘tamburo’ su cui si rovescia della sabbia che andrà a produrre una precisa figura geometrica univocamente collegata al suono). Viene il sospetto che la mancanza di vetrate nelle aperture dell’edificio (originariamente) sia riconducibile alla ricerca di un preciso fenomeno acustico.
CONCLUSIONI – AAbbiamo gettato una rapida occhiata su questo incredibile manufatto e abbiamo raccolto una densissima antologia sapienziale che apre infiniti percorsi di ricerca che si aggregano tutti in un disegno coerente che è perfettamente visibile nell’Architettura Invisibile che genera e racchiude questa incredibile Cappella di Rosslyn.
- The Martyrdom of Saint Matthew, Cambridge University Press, 1904
https://www.cambridge.org/core/books/abs/mythological-acts-of-the-apostles/martyrdom-of-saint-matthew/4699AED959B00B8B9B114DE8E1EAFF5D - ROSSLYN CHAPEL DECODED New Interpretations of a Gothic Enigma ALAN BUTLER & JOHN RITCHIE, 2013, Watkins Publishing.
- The Origins of the Mithraic Mysteries, 1989, Oxford University Press.
- https://www.rosslynchapel.com
- L’Architecture Invisible, Georges Pratt, Editions Arkhana Vox, 1999
(1) ÅNGSTRÖM – L’ångström, o angstrom, è un’unità di lunghezza (non appartenente al Sistema internazionale) corrispondente a 0,1 nm (1×10⁻¹⁰ m). Prende nome dal fisico svedese Anders Jonas Ångström, uno dei padri della spettroscopia. É impiegata come unità di misura nel Biometro di Bovis, dal nome del francese Andrè Bovis (1871-1947), che per primo disegnò una scala di emanazioni energetiche in funzione della lunghezza d’onda. Nel testo sono equiparati gli Å alle UB, Unità Bovis. Orientativamente un essere umano in salute si attesta mediamente tra i 6.500 Å e gli 8.000 Å. Tra i 2.500 Å e i 5.000 Å siamo in presenza di punti di geopatia.
(2) CAMINO COSMO-TELLURICO – I camini cosmo-tellurici sono fenomeni naturali di scambio energetico tra cielo e terra. Hanno forma tubolare (circondata da un campo eterico) con attorno bracci. Sono svasati in sommità (che può trovarsi anche a centinaia di metri di quota), mentre la parte interrata termina con una forma a bulbo. Il loro scambio energetico ha un andamento oscillatorio, come una respirazione, dove la polarità si inverte ciclicamente. Hanno una grande motilità a meno che non vengano opportunamente fissati, nelle architetture per esempio. A seconda dell’entità dei loro scambi energetici vengono considerati ‘positivi’ o ‘negativi’; nei luoghi sacri si incontrano camini cosmo-tellurici positivi che scambiano prevalentemente energie telluriche.
(3) “Ci sono, infine, i camini positivi, di forte intensità, che girano solo in una direzione. Si incontrano nei luoghi di culto, nel luogo dell’altare. Ce ne sono alcuni intorno ai battisteri delle antiche chiese. Possiamo vederli, sulla facciata principale della cattedrale di Rouen, colonne tortili che fungono da nuclei di camini ruotando costantemente nella direzione indicata dalla pietra, si bilanciano a vicenda, due a due. È presente lo stesso fenomeno all’interno della cattedrale di St Riquier (Somme), nei primi due pilastri d’ingresso. In una strada pedonale di Arles, il portico di un’antica cappella è ancora decorato con due colonne tortili, di cui una rimane al centro di un camino. A Santo Domingo de Silos (Spagna) esiste, nel chiostro, un insieme di colonne tortili per segnalare un camino del valore di 1.242.000 u.B.” L’Architecture Invisible, – Georges Pratt, Editions Arkhana Vox, 1999.